La Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro è un ente che riunisce tutti i Cavalieri del Lavoro, cioè imprenditori, donne e uomini, che hanno contribuito in modo significativo con la loro attività d’impresa alla promozione dell’economia nazionale e, con elevato impegno ad una responsabilità etica e sociale, al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del Paese. Ogni anno non possono essere nominati più di venticinque Cavalieri del Lavoro.
L’Ordine al Merito del Lavoro
L’Ordine al Merito del Lavoro è un ordine cavalleresco nazionale istituito con regio decreto il 9 maggio 1901 da Vittorio Emanuele III per riconoscere i protagonisti del mondo del lavoro distintisi per spirito di iniziativa, coraggio e intelligenza imprenditoriale. L’onorificenza è stata ereditata successivamente dal nuovo ordinamento repubblicano.
Sono stati Cavalieri del Lavoro grandi personaggi del mondo economico italiano, pionieri della prima industrializzazione, tecnici e scienziati, artefici del “miracolo economico”, dello sviluppo sociale del Paese e dell’affermazione del “made in Italy” e della cultura d’impresa. Fra loro Guglielmo Marconi e Angelo Salmoiraghi, Gaetano Marzotto, Giovanni Battista Pirelli, Giovanni Agnelli e Giovanni Treccani.
La prima riunione dei Cavalieri del Lavoro si tenne a Roma il 19 aprile 1903. L’Associazione dei Cavalieri del Lavoro nacque ufficialmente nel dicembre 1914, in occasione del secondo congresso nazionale, a Roma. L’Associazione venne trasformata in Federazione nel 1922. Il 23 marzo 1925, con la pubblicazione di un apposito decreto, la Federazione divenne un ente morale.
Come si diventa Cavalieri del Lavoro?
L’onorificenza di Cavaliere al Merito del Lavoro viene concessa a imprenditori o manager, anche stranieri, che abbiano contribuito in modo significativo alla promozione dell’economia nazionale con la loro attività nei settori dell’agricoltura; dell’industria; del commercio, turismo e servizi; dell’artigianato; del credito e delle assicurazioni.
Per poter essere insigniti di tale decorazione, che consiste in una croce d’oro piena, smaltata verde, caricata di uno scudo di forma tonda, il quale da un lato presenta l’emblema della Repubblica e dall’altro la dicitura “Al merito del lavoro – 1901”, è necessario soddisfare determinati requisiti. La legge, infatti, cumula i requisiti imprenditoriali e manageriali con quelli civili e sociali, mettendo in primo piano la “specchiata condotta civile e sociale” e indicando come “motivo di particolare benemerenza” quello di “aver operato per l’elevazione economica e sociale dei lavoratori”.
L’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita dal Presidente della Repubblica. La cerimonia per la consegna delle decorazioni si svolge dopo la festa della Repubblica, quando vengono resi noti i nomi dei Cavalieri, di regola nel mese di novembre, al Palazzo del Quirinale.
Credits: Luigi Zunino